Il titolo Gli altri mai

Gli altri mai

Il titolo Gli altri mai

Il titolo Gli altri mai, estratto dalla canzone Stefy, rimanda all’estenuante e corrosivo tema della comunicazione; a ben guardare non è un tema nuovo di questi anni (questi lo hanno solamente arricchito -ma impoverito- con la dittatura dell’apparenza e della ricerca ossessiva del consenso) ma esiste da sempre, perché l’uomo non può realmente vivere isolato. Gli altri mai, sottolinea la separazione, la distanza incolmabile, l’illusione della solidarietà e dell’empatia, inficiate troppo spesso da secondi fini. Queste desolanti qualità le troviamo in imprese pratiche di vario tipo, e da tentativi di comunanze di pensiero e affinità (mai) elettive. Anche in questa storia minima di parole e musica, perfino qui, portiamo tuttavia un lieto fine: ci sono oasi di salvezza: il sogno, la contemplazione, il silenzio, la danza, l’incontro, la passione, l’individuazione obiettivi comuni che, seppure momentanei, alimentano energie positive e realizzano bellezza; sono prove di equilibrismo emotivo che possiamo senz’altro chiamare felicità.

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